Qualcuno ha detto che praticare la dolcezza non è da tutti, è come uno sport estremo: ci vogliono forza e determinazione. Monica le possiede entrambe, in dosi abbondanti.

Mentre studia come segretaria d’azienda, per aiutare la famiglia inizia a lavorare nella storica pasticceria Mariani di Settimo, famosa per la sua offerta di dolci napoletani doc.

Monica ci sa fare, emergono molte delle sue capacità, come il suo talento nel disegnare a mano sulle torte tanti soggetti, dai cartoon ai ritratti, un tempo in cui ancora non esistono le stampe.

Nel 1989 le propongono un contratto a tempo indeterminato, lascia la scuola e diventa pasticciera a tutti gli effetti. Ha 17 anni e tanta voglia di imparare, il titolare napoletano e il pasticciere siciliano le fanno da mentori e le insegnano tutto quello che sanno.

Nel 2007 rileva la pasticceria senza cambiarle nome, continua a gestire il suo progetto con la forza e la determinazione di sempre. Oltre alla produzione continuativa, ogni mese il suo bancone si arricchisce di un dolce prodotto solo in quel periodo, legato a una festività: dicembre ingolosisce con i rococò, i mustaccioli e i rafioli, marzo conquista con le zeppole di San Giuseppe, aprile con la pastiera.

I suoi cavalli di battaglia? Babà, sfogliatelle, code d’aragosta, cannoli siciliani: impossibile resistere. E zeppole, naturalmente: farcite con crema pasticcera, chantilly o cremino al pistacchio. Il giorno di San Giuseppe ne vende dalle 800 alle 900. Perché quando la dolcezza di Monica si muove, fa le cose in grande.